\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Con lÆattacco iniziatosi il 10 maggio 1940, i Tedeschi in tre giorni (10-13 maggio) sfondarono ogni difesa fra Namur e Sedan, la
ddove esistevano solo le deboli opere campali costruite in fretta nellÆinverno 1939-40. Al comando francese, non ancora ben orientato sulla nuova tecnica dÆassalto e di combattimento, la situazione apparve grave, ma non irreparabile. Siccome la rottura s
ulla Mosa misurava appena 50 km, e la linea Maginot era intatta, si pens≥ che sarebbe bastato prima concentrare, a nord e a sud delle colonne nemiche di sfondamento, truppe di riserva per tamponare il versamento, e prendere pi∙ tardi lÆoffensiva. Ma il c
omando francese non era preparato a sostenere una guerra manovrata quale era imposta dalle grandi unitα corazzate tedesche. Di catastrofe in catastrofe (lÆesercito olandese era capitolato il 15 maggio e il belga il 28), la battaglia della Manica si concl
use, il 3 giugno, con la riuscita evacuazione di Dunkerque. Il 5 giugno, si iniziava il secondo e ultimo tempo della campagna dellÆovest, con la battaglia di Francia. La situazione appariva disperata e cos∞ il 22 giugno, a Rethondes, la Francia firmava l
Æarmistizio con la Germania, e il giorno seguente con lÆItalia, che era intervenuta il 10 giugno. Tra le conseguenze politiche del crollo francese Φ da includere il rafforzamento dellÆAsse con la firma del Patto tripartito (27 settembre 1940) tra Germani